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San Felice di Nantes Vescovo

6 gennaio

† 6/8 gennaio 582

Nato nel 513 da una nota famiglia di Aquilani, Felice fu ordinato sacerdote nel 540 ed eletto vescovo di Nantes alla morte di Eumerio nel 549-50. Durante il suo episcopato, Felice si dedicò all'evangelizzazione della regione, alla costruzione di opere pubbliche e al sostegno dei poveri e degli oppressi.

Martirologio Romano: A Nantes in Bretagna, memoria di san Felice, vescovo, che nel servizio ai suoi concittadini diede testimonianza del suo zelo, costruendo la chiesa cattedrale ed evangelizzando senza sosta le popolazioni rurali.


Nato nel 513 da una nota famiglia di Aquilani, Felice fu ordinato sacerdote nel 540 ed eletto vescovo di Nantes alla morte di Eumerio nel 549-50.
Formò giovani missionari per evangelizzare la regione, come Martino di Vertou, che inviò a predicare a Herbauges, ma che fu male accolto dagli abitanti e, secondo la leggenda, la punizione del cielo fece inabissare la città, oggi sommersa dal lago di Grand-Lieu. Completò e consacrò la cattedrale, iniziata dal suo predecessore Eumerio, della quale sono state ritrovate scarse vestigia: i poemi di Venanzio Fortunato, vescovo di Poitiers, ci dicono che si trattava di un bell’edificio. Intervenne presso il re Clotario I in favore del figlio Grammo, che si era ribellato contro l’autorità paterna rifugiandosi a Nantes. Il re mise in seguito Felice a capo del governo della città e del contado. In forza di questo potere egli fece scavare un nuovo letto alla Loira e circondare la città di baluardi; fece inoltre approfondire il letto dell'Erdre e costruire il porto della Fossa. Partecipò al concilio di Tours, nel 567, poi a quello di Parigi nel 573. Intervenendo negli affari politici del suo tempo, egli salvò dalla morte Maclavio, perseguitato dal fratello Conone, conte di Vannes, che lo voleva sopprimere. Maclavio fece entrare la moglie in un monastero e divenne vescovo di Vannes, ma alla morte di Conone, malgrado Felice, riprese moglie e governo.
Verso la fine della vita Felice volle scegliersi come successore il nipote Burgundio, ma Gregorio di Tours, suo metropolitano, che gli era avverso (Felice aveva sostenuto il suo rivale Riculfo) rifiutò di consacrarlo col pretesto che era troppo giovane. Felice morì a settantanni, il 6 o 8 gennaio 582 e fu sepolto nella cattedrale. La sua festa era celebrata l'8 gennaio, ma dopo il 1857 è stata trasferita al 7 luglio, giorno della traslazione delle reliquie. È invocato contro la peste, la guerra e le slogature.
 


Autore:
Pierre Villette


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2018-02-07

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