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San Finan di Lindisfarne (di Iona) Vescovo

17 febbraio

m. 661

Originario della Scozia. Le primie notizie risalgono al periodo della sua permanenza a Iona. Successe a San Aidano nella diocesi di Lindisfarne nel 652 come vescovo. Passerà alla storia per aver convertito vari principi e nobili del suo tempo. Beda il venerabile lo definirà 'Acerrimus veri Paschae defensor". La morte di Finan è posta nel 656. La sua festa è ricordata il 9 gennaio nell'agiografia irlandese, al 17 febbraio, invece, negli autori inglesi e scozzesi. E' da notare che la sua opposizione agli usi romani lo aveva escluso dal Calendario romano, ma Leone XIII, nel 1898, ha ristabilito la sua festa per la Scozia, dove è ricordato nella diocesi di Argyll. (Avvenire)

Emblema: Bastone pastorale

Martirologio Romano: A Lindisfarne in Northumbria, nell’odierna Inghilterra, san Fináno, vescovo e abate, ricco di straordinaria dottrina e di zelo per l’evangelizzazione.


Circa l'origine di Finan, esistono due tradizioni: una lo dice nativo dell'Irlanda, figlio di Rimed o Ryves; per l'altra, invece, era nato in Scozia e questa tradizione è accolta nei Martirologi di Tallaght, del Donegal e di Gorman che, tutti, lo definiscono "sassone". Baring-Gould, inoltre, precisa, non sappiamo su quali prove, il suo distretto, che era quello degli Scoti Dalriadiani.
Comunque, è noto che le prime notizie su Finan risalgono al periodo della sua permanenza a Iona, dove fu per molto tempo, sotto il governo di Seghine, quinto abate (623-652). Morto s. Aidano (31 agosto 651), Finan fu eletto a succedergli e prese possesso della diocesi di Lindisfarne (corrispondente alle attuali contee di Northumberland, (Durham e York), nel 652.
L'organizzazione di Lindisfarne era analoga a quella di Iona; il monastero era governato da un abate, scelto dal vescovo col consenso della comunità e tutto il clero, entro e fuori il monastero, compreso il vescovo, seguiva la regola monastica. Fermo sostenitore degli usi celtici, e perciò sgradito a Beda (che, però, ammette le sue grandi virtù) Finan costruì la sua grande cattedrale in legno ed ebbe una disputa con un certo Ronan, difensore della Pasqua romana, il quale, però, non riuscì a convincerlo. In realtà, non sembra che Ronan si sia rivolto a Finan nei termini di rispetto che si dovevano a un vescovo, e questo traspare anche dalla narrazione di Beda, che lo definisce "acerrimus veri Paschae defensor". Va detto tuttavia che il vescovo non ostacolò mai i seguaci degli usi romani.
Amico di Oswiu, re di Northumbria (654-670), Finan ottenne due grandi successi nel suo apostolato. Battezzò infatti nel 653 Peada, principe degli Angli Mediterranei e figlio del pagano Penda, re di Mercia, al quale Oswiu aveva posto come condizione, per concedergli la mano della figlia Alchfleda, la sua adesione al Cristianesimo. Successivamente, anche Sigeberto II detto Sanctus o Bonus, re dei Sassoni Orientali (ca. 653-664), si fece battezzare da Finan; alla conversione dei princip. seguì quella dei loro sudditi, e dopo qualche tempo Finan poté ordinare Diuma vescovo degli Angli Mediterranei e s. Cedd vescovo dei Sassoni Orientali. Il luogo del Battesimo di Peada e Sigeberto è detto da Beda Ad Murum ed è da identificarsi forse con Benwell, presso Newcastle; era comunque una delle ville di Oswiu site lungo il Tyne.
Un altro figlio di Penda, Wulpher, si fecè battezzare da Finan, ma fu spinto alla conversione dal timore che Oswiu (che tenne la Mercia dal 654 al 657) volesse vendicare su di lui la morte di Oswald, ucciso da Penda nel 641. La precarietà dell'adesione di Wulpher al Cristianesimo si mostrò ben presto, perché egli, istigato da un certo Belial, abiurò e diede il martirio ai suoi figli Vulfado e Rufino.
Secondo gli analisti scozzesi, l'autorità di Finan si estendeva anche oltre i confini della sua pur grande diocesi, ed essi narrano della sentenza di scomunica pronunciata dal vescovo di Lindisfarne contro un certo Fergus, re degli Scoti Dalriadiani, che aveva suscitato le proteste del clero per le sue violenze e la sua avidità.
La morte di Finan è posta al 656 negli Annali di Clonmacnoise mentre il ms. di Parigi ha l'anno 657: la data esatta è però il 661, perché concordemente si assegnano a Finan dieci anni di episcopato. La sua festa è ricordata al 9 gennaio nell'agiografia irlandese, al 17 febbraio, invece, negli autori inglesi e scozzesi. Nel Breviario di Aberdeen aveva un Ufficio con nove lezioni. E' da notare che la sua opposizione agli usi romani lo aveva escluso dal Calendario romano, ma Leone XIII, nel 1898, ha ristabilito la sua festa per la Scozia, dove è ricordato nella diocesi di Argyll.


Autore:
Mario Salsano


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2001-11-12

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