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San Gioviniano Martire

5 maggio

III sec.

Fu uno dei primi apostoli di Auxerre, dove subì il martirio prima della costruzione della cinta delle mura; ma non è possibile precisare l'epoca della sua vita. Lo si menziona, al 5 maggio, nella traslazione del lettore Gioviniano, martire, nella basilica di Saint-Amatre. L'antica chiesa di san Pellegrino, sulle rive della Yonne, aveva, nel sottosuolo, al di sotto dell'altar maggiore, una cavità chiamata "pozzo di san Gioviniano" la cui acqua era reputata utile per la guarigione delle febbri. Vi si compiva un pellegrinaggio ogni anno, al 5 maggio, giorno della festa del santo, vi si attingeva l'acqua risanatrice e, il 16 dello stesso mese, si raccoglieva la terra attorno al pozzo, efficace contro i serpenti e il loro morso. Nel 1071 il vescovo di Auxerre, Goffredo di Champallement, donò il capo e un braccio del martire ai monaci di La Charité-sur-Loire.

Martirologio Romano: Ad Auxerre nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Gioviniano, lettore e martire.


Le informazioni su San Gioviniano (lat. Jovinianus, fr. Jovinien), uno dei primi apostoli di Auxerre, sono incerte. Non si conosce con certezza l'epoca del suo martirio, sebbene la tradizione lo collochi prima della costruzione della cinta muraria della città. La recensione aucerrese del Martirologio Geronimiano, risalente al VI secolo, menziona la traslazione del lettore Gioviniano, martire, nella basilica di Saint-Amatre il 5 maggio.
L'antica chiesa di San Pellegrino, situata sulle rive della Yonne, custodiva una cavità chiamata "pozzo di San Gioviniano" sotto l'altare maggiore. L'acqua del pozzo era venerata per la sua capacità di guarire le febbri. Un pellegrinaggio annuale si svolgeva il 5 maggio, giorno della festa del santo, per attingere l'acqua miracolosa. Il 16 maggio, la terra attorno al pozzo veniva raccolta per la sua presunta efficacia contro i serpenti e il loro morso. Nel 1071, il vescovo di Auxerre Goffredo di Champallement donò il capo e un braccio del martire ai monaci di La Charité-sur-Loire.
La leggendaria "Passio Peregrini", redatta agli inizi del VII secolo, narra la storia di San Gioviniano come uno dei compagni di missione del vescovo Pellegrino (fr. Pélerin). Inviati da papa Sisto II ad evangelizzare le Gallie, Pellegrino pose la città di Auxerre al centro del suo apostolato. La "Passio", seppur non storicamente accurata, fornisce preziose informazioni sul culto e la devozione verso San Gioviniano nel Medioevo.
Sebbene la vita di San Gioviniano sia avvolta nella leggenda, la sua figura rimane importante nella storia della Chiesa di Auxerre. Il suo martirio e la sua fama di taumaturgo hanno ispirato la devozione popolare per secoli. La sua memoria è ancora viva oggi, testimoniata dalla sua festa liturgica celebrata il 5 maggio.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-03-26

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