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San Pietro Zhou Rixin Giovane laico, martire

20 luglio

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Zhujiahe, Cina, 1881 circa – Lujiazhuang, Cina, 20 luglio 1900

Pietro Zhou Rixin nacque intorno al 1881 nel villaggio di Zhujiahe, in Cina. Fu battezzato da piccolo e studiò nelle scuole del suo villaggio, che nel 1900, durante la rivolta dei Boxer, fu ripetutamente attaccato. Il 20 luglio 1900 sfuggì al massacro che i rivoltosi compirono nella chiesa del villaggio, ma venne catturato insieme ad altri sopravvissuti, la cui esecuzione fu differita. Lo stesso giorno fu portato davanti al capo dei rivoltosi, il generale Chen, ma affermò di non poter rinnegare Dio allo stesso modo con cui colui che aveva davanti non poteva rinnegare suo padre e sua madre. Irritato, il generale ordinò di decapitarlo subito. Pietro e altri 55 martiri del Vicariato Apostolico dello Zhili Occidentale sono stati beatificati il 17 aprile 1955 e canonizzati il 1° ottobre 2000.

Martirologio Romano: Nel territorio di Lujiazhuang presso Yingxian sempre nello Hebei, san Pietro Zhou Rixin, martire, che, nella medesima persecuzione, davanti al governatore che lo incalzava si rifiutò di rinnegare Dio creatore del mondo e fu per questo decapitato.


Pietro, secondogenito di Zhu Yuting, nacque intorno al 1881 e venne battezzato nel villaggio di Zhujiahe, nella provincia dello Hebei, a maggioranza cattolica (trecento abitanti su quattrocento). Studiò nelle scuole del posto ed era molto promettente: in molti speravano, infatti, che un giorno sarebbe stato utile alla Chiesa.
Nel 1900, a causa della rivolta dei Boxer, il villaggio venne ripetutamente attaccato. Il sacerdote gesuita Léon-Ignace Mangin, con l’aiuto del capovillaggio Zhu Dianxuan, fortificò il luogo: dopo un’accanita resistenza, il 14 luglio riuscirono a respingere i persecutori. Il successo fu momentaneo: il 20 luglio i rivoltosi, associati a un drappello dell’esercito cinese, fecero irruzione.
Padre Mangin, con l’aiuto del confratello padre Paul Denn, fece entrare nella chiesa del villaggio le donne e i bambini, per farli sfuggire al massacro che si stava compiendo. I Boxers, però, forzarono l’ingresso e invitarono alla resa; uscirono solo alcune mamme con i loro piccoli. I due sacerdoti, dopo aver impartito l’assoluzione generale, vennero uccisi insieme a una donna, Maria Zhou Wuzhi, che fece scudo col suo corpo a padre Mangin, che stava distribuendo l’Eucaristia.
Mentre veniva dato fuoco all’edificio, Pietro, che aveva diciannove anni, insieme ad alcuni uomini e giovani riuscì a fuggire passando per la sacrestia e gettandosi da una finestra. Un certo numero di essi venne catturato e ucciso a coltellate o a colpi di fucile. I cinquantuno sopravvissuti, fra i quali c’era il giovane, vennero legati, allo scopo di rimandare la loro uccisione al giorno successivo.
Nel frattempo, il capo dei rivoltosi, il generale Chen, tentò di far abiurare i presenti: ci riuscì solo con due di essi. Quando fu il turno di Pietro, rimase colpito dalla sua giovane età e dal suo aspetto lacero e gli disse:
«Lascia dunque una buona volta la tua religione e sarai libero».
«No, no» rispose il prigioniero inorridito.
«Di’ soltanto una parola e avrai salva la vita».
«Non voglio».
«Fa’ anche solo un piccolo cenno di apostasia, altrimenti ti faccio uccidere».
«Grande uomo, come voi non potete rinnegare il padre e la madre, così neppure io posso rinnegare il mio Dio!».
«Vattene, stupido che non sei altro!», gli urlò allora dietro il comandante, e ordinò che fosse subito decapitato.
Pietro venne incluso nel gruppo di 56 martiri del Vicariato Apostolico dello Zhili Occidentale, i cui capi vennero identificati in Léon-Ignace Mangin e Paul Denn e la cui causa venne introdotta il 28 maggio 1948. Il decreto sul loro martirio venne promulgato il 22 febbraio 1955 e portò alla beatificazione, ad opera del Venerabile Pio XII, il 17 aprile dello stesso anno.
Inseriti nel più ampio gruppo dei 120 martiri cinesi, capeggiati da Agostino Zhao Rong, vennero infine iscritti nell’elenco dei santi il 1° ottobre 2000, da parte di san Giovanni Paolo II.


Autore:
Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2019-07-26

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