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Beato Giovanni Battista Duverneuil Sacerdote carmelitano scalzo, martire

1 luglio

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Limoges, Francia, 8 gennaio 1759 – Rochefort, Francia, 1° luglio 1794

Tra i cinquecentoquarantasette sacerdoti e religiosi francesi che, per essersi rifiutati di giurare sulla Costituzione Civile del Clero, erano stati destinati alla deportazione in Guyana, ma rimasero bloccati in due navi ancorate nella rada di Rochefort, c’erano almeno tre Carmelitani Scalzi: padre Leonardo, padre Michele Luigi e padre Uberto di San Claudio. Il primo, al secolo Jean-Baptiste Duverneuil, proveniva dal convento di Angoulême. Affrontò gli stenti, le scarse condizioni igieniche e sanitarie e gli scherni dell’equipaggio, in particolare rimproverando chi bestemmiava. Morì il 1° luglio 1794, consumato dalla malattia, probabilmente tifo, che imperversava sulla nave. Venne sepolto sull’isola di Aix. Padre Leonardo, padre Michele Luigi e padre Uberto di San Claudio furono beatificati dal Papa san Giovanni Paolo II il 1° ottobre 1995, compresi in un elenco di sessantaquattro sacerdoti e religiosi, i soli di cui si era potuta reperire sufficiente documentazione. La memoria liturgica di tutto il gruppo cade, anche per l’Ordine dei Carmelitani Scalzi, il 18 agosto.

Emblema: Palma

Martirologio Romano: Nel braccio di mare antistante Rochefort sulla costa francese, beati Giovanni Battista Duverneuil, dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, e Pietro Aredio Labrouhe de Laborderie, canonico di Clermont-Ferrand, sacerdoti e martiri, che durante la rivoluzione francese, detenuti insieme in una galera a causa del loro sacerdozio, morirono consunti da malattia.


Tra i cinquecentoquarantasette sacerdoti e religiosi francesi che, per essersi rifiutati di giurare sulla Costituzione Civile del Clero, erano stati destinati alla deportazione in Guyana, ma rimasero bloccati in due navi ancorate nella rada di Rochefort, c’erano almeno tre Carmelitani Scalzi.
Uno di essi era padre Leonardo, al secolo Jean-Baptiste Duverneuil, del convento di Angoulême. Nel Proprio dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, è riportato l’8 gennaio 1759 come sua data di nascita; la città d’origine, invece, era Limoges. Gli altri due erano padre Michele Luigi e padre Uberto di San Claudio.
Padre Leonardo era stato caricato sulla nave «Les Deux Associés», dove affrontò gli stenti, gli scherni dell’equipaggio e le scarse condizioni igieniche e sanitarie, insieme ai suoi compagni di prigionia.
In particolare, secondo la testimonianza di uno dei sopravvissuti, «Non c’erano né minacce, né pericoli che potessero legargli la lingua e impedirgli di riprendere con forza i bestemmiatori, qualunque fosse l’autorità di cui erano rivestiti, e il potere che avessero di punirlo della sua libertà».
Morì il 1° luglio 1794, consumato dalla malattia, probabilmente tifo, che imperversava sulla nave. Venne sepolto sull’isola di Aix, dove venivano fatti sbarcare i moribondi.
Padre Leonardo, padre Michele Luigi e padre Uberto di San Claudio furono beatificati dal Papa san Giovanni Paolo II il 1° ottobre 1995, compresi in un elenco di sessantaquattro sacerdoti e religiosi, i soli, fra i cinquecentoquarantasette deceduti a Rochefort, di cui si era potuta reperire sufficiente documentazione. La memoria liturgica di tutto il gruppo cade, anche per l’Ordine dei Carmelitani Scalzi, il 18 agosto.


Autore:
Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2020-08-05

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