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Annamaria Vasta Adolescente

Testimoni

Bra, Cuneo, 12 giugno 1975 - 29 marzo 1992

Una ragazza gioiosa che nei suoi sogni vedeva la Madonna la quale, le dice di stare tranquilla perché l’aspetta. Fino all’ultimo ha continuato a ripetere a quanti le stavano vicino una parola con il sorriso sulle labbra: grazie.



TESTIMONIANZA DI UNA SUA PROFESSORESSA:Anna Maria Vasta era stata una delle mie allieve del corso B, per tutto il triennio della scuola media. Un'alunna brillante, intelligente, motivata e desiderosa d'apprendere, ma anche dolce, collaborativa, premurosa e gentile con tutti, compagni, bidelli,  insegnanti...Amava il mare, gli animali e la musica, di cui si manifestava sensibile esecutrice di melodie al pianoforte e al flauto dolce.
Terminate le medie si iscrisse al ginnasio.
Era al secondo anno quando, in un giorno di primavera, durante il compito in classe di matematica, scoccò per lei l'ora del destino. Un mal di testa atrocissimo, una frenetica corsa in ambulanza,una TAC e una terribile diagnosi: "Cancro al cervello".
Quella stessa notte Anna Maria entrò in coma. I genitori , i fratelli erano disperati e ognuno di loro si offrì, pregando la Madonna, come vittima sostitutiva al posto della ragazza: " Di cosa poteva mai essere colpevole quella giovane e candida anima di 16 anni? Perché quel destino crudele era toccato proprio a lei, la più piccolina della famiglia?"
Si decise di operare ugualmente, nonostante le speranze nulle, e Anna Maria entrò in sala operatoria alle 10 del mattino, uscendone alle 6 di sera. L'esame istologico fu un ultimo verdetto di sventura e il papà, con un gesto struggente, andò a ripescare nel bidone dei rifiuti i capelli splendidi della figlia.
Dopo un mese di rianimazione Annamaria si svegliò e le sue prime parole furono di preghiera: "Ave Maria...."Il suo letto di dolore, la sua cameretta divennero un luminoso punto di convergenza per moltissime persone. Chi si avvicinava a lei imparava, dalla sua semplicità e dalla sua forza d'animo, a vivere e ad apprezzare ciò che non avrebbe mai neppure immaginato. Anna Maria era serena , consapevole del suo male, non si lamentava mai ed era dolce e delicata con tutti.
Ma il tumore cresceva e arrivava a premere contro la scatola cranica, procurandole dolori indicibili. Dovette subire altre operazioni per asportarne le parti eccedenti e con queste se ne andavano purtroppo anche centri vitali del cervello. Se anche fosse miracolosamente guarita, non avrebbe camminato mai più, né mosso il braccio sinistro...
Anna Maria, nonostante il dolore , le crisi epilettiche e la paralisi, era lucidissima e pregava ogni giorno, incredibilmente non per sé, ma per gli altri.
Una volta andò a trovarla suor Rosa e le chiese un messaggio da pubblicare sul giornalino della parrocchia. Lei rispose che le piaceva moltissimo la preghiera di don Tonino Bello, iniziando così a recitarla con partecipazione interiore: " A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare,  Signore, che abbia anche tu un'ala soltanto. L'altra la tieni nascosta, forse per farmi capire che anche Tu non vuoi volare senza di me"....
Ricordo che andai anch'io a trovare Anna Maria...l'incontro fu shoccante.Lei si dimostrava così felice di vedermi! Ed io mi sentivo terribilmente confusa, perché quella ragazza calva, dal viso gonfio e pallido non era l'Anna Maria che io ricordavo....non riuscivo a ritrovare nei suoi lineamenti il visetto sbarazzino che avevo conosciuto...E lei mi parlava con entusiasmo della scuola, del suo desiderio di riprendere a studiare,  si informava sui suoi ex professori...Era serena , dolce e incoraggiava me, che invece mi sentivo impotente,inutile e con una gran voglia di piangere e di gridare al Cielo: " Perché? Perché è capitata questa cosa terribile ad una ragazza di 17 anni?"
Pochi giorni dopo, il  29 marzo 1992 , con il sorriso sulle labbra e la preghiera nel cuore,a 17 anni Anna Maria ci lasciò. Il funerale si svolse sotto la pioggia e, mentre venivano lanciati fiori bianchi e confetti nuziali, iniziarono a scendere grossi fiocchi di neve.
Probabilmente tutti pensarono, come me, che anche in Cielo gli Angeli piangessero per lei.
Dal manifesto-annuncio, affisso per tutta la città, echeggiava il suo testamento spirituale: "Dammi , Signore, un'ala di riserva..."
Grazie Anna Maria, oggi ho sentito il bisogno di parlare ancora una volta di Te, perché ti ricorderò sempre così, con la tua voglia di vivere, la forza morale, la dolcezza, il viso sbarazzino e i tuoi morbidi riccioli scuri.


Per maggiori informazioni:

Maria Collino
Annamaria Vasta, un'ala per volare. Linee di una giovane vita
Ed. Elledici

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Aggiunto/modificato il 2008-12-15

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