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San Giovanni di Genova Abate camaldolese

14 marzo

† 14 marzo 1166

Abate di umili origini di cui si hanno poche notizie, guidò con saggezza e rigore per diciannove anni il monastero cistercense di Sant’Andrea presso Sestri, dove ebbe l'onore di ospitare San Bernardo da Chiaravalle. Nel 1129 assunse la guida del monastero benedettino di San Stefano a Genova, governandolo per ben trentasette anni fino alla sua morte, avvenuta il 14 marzo 1166 in età avanzata. La sua fama di uomo virtuoso e di abile condottiero monastico era tale che il suo nome era conosciuto anche oltre i confini italiani. Giovanni Battista Semeria ne tesse le lodi nel suo volume "Secoli cristiani della Liguria", descrivendolo come un esempio di disciplina e prudenza, sotto la cui guida i monaci fiorirono in santità. Alla fine del XIII secolo, nel 1282, il suo corpo fu trovato incorrotto, evento che testimoniava la sua santità e che portò alla sua beatificazione.



San Giovanni è un abate del monastero camaldolese di San Stefano in Genova.
Di lui abbiamo poche notizie.
San Giovanni prima di diventare abate di San Stefano, nel 1110, era stato chiamato a governare il monastero cistercense di Sant’Andrea, presso Sestri. Durante il suo governo che durò fino per diciannove anni, ebbe la fortuna di ospitare anche San Bernardo da Chiaravalle.
Nel 1129, passò a governare il monastero di San Stefano a Genova. Nel monastero che era dell’ordine benedettino dei monaci neri, e che diventerà di proprietà dei monaci dell’abbazia di San Colombano di Bobbio. San Giovanni governò per ben trentasette anni, fino alla sua morte.
Giovanni Battista Semeria parla di lui nel volume “Secoli cristiani della Liguria” (1843): “Egli risplendeva di ogni virtù, massime di una regolare disciplina, unita ad una somma vigilanza e prudenza.; e sotto di lui fiorirono i monaci in grande reputazione di santa vita. Molte fatiche aveva sostenuto gloriosamente pel decoro del monachesimo; onde non è meraviglia che oltremondi il suo vivere fosse celebrato”
Gli storici sono concordi nel fissare La data della morte di San Giovanni, nel giorno il 14 marzo 1166, “in età decrepita”.
Alla fine del secolo successivo, e precisamente nel 1282 il suo corpo fu trovato incorrotto tanto che nel resoconto sul ritrovamento è rimasto scritto “che pare fosse allora, allora abbandonato dall’anima” e in un altro testo si conferma che “fu ritrovato il corpo del beato Giovanni talmente incorrotto, che pare a in quell’ora spirato”.
La sua festa presso monaci camaldolesi di Bobbio è stata fissata nel giorno 14 marzo.


Autore:
Mauro Bonato

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Aggiunto/modificato il 2024-02-14

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