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Beato Emilio Antequera Lupiáñez Sacerdote e martire

13 settembre

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Narila, Spagna, 16 marzo 1868 – Tahal, Spagna, 13 settembre 1936

Emilio Antequera Lupiáñez nacque a Narila, in provincia e diocesi di Granada, il 16 marzo 1868. Fu ordinato sacerdote nel dicembre 1865. Uomo di preghiera e di dedizione permanente al ministero sacerdotale, aiutava anche con mezzi propri la povera gente. Era rettore della chiesa del Sacro Cuore di Almería e assegnato alla parrocchia di San Pietro Apostolo di Almería quando venne ucciso in odio alla fede cattolica il 13 settembre 1936, nella località del Pozo de Cantavieja, nei pressi di Tahal. Aveva 62 anni. Inserito in un gruppo di 115 martiri della diocesi di Almeria, è stato beatificato ad Aguadulce presso Almería il 25 marzo 2017.



Emilio Antequera Lupiáñez nacque a Narila, in provincia e diocesi di Granada, il 16 marzo 1868. Studiò nel Seminario Conciliare di San Indalecio ad Almería e venne ordinato sacerdote nel dicembre 1895. Spinto dal suo zelo apostolico, partì come missionario verso l’America Latina, per dedicare all’annuncio del Vangelo in terra straniera i primi frutti del suo sacerdozio.
Rientrato ad Almería nel 1898, rimase tre anni nella parrocchia di  Níjar, poi, nei successivi tre anni, fu coadiutore nella parrocchia di Carboneras. Fu infine parroco reggente di Santa Maria di Senés dal 1905 al 1916, anno in cui si trasferì nella città di Almería.
In un primo momento fu assegnato alla parrocchia cittadina di San Pietro, ma, in seguito all’espulsione dei Gesuiti per l’avvento della Seconda Repubblica spagnola, gli venne affidata la rettoria della chiesa del Sacro Cuore. Stando a un testimone oculare, «Il Servo di Dio praticò attivamente la carità, essendo un protettore dei poveri e della gente semplice, che aiutava perfino con i propri mezzi. Fu uomo di preghiera e di dedizione permanente al ministero sacerdotale».
In seguito alla persecuzione antireligiosa che toccò il suo apice nella guerra civile spagnola, fu violentemente arrestato in casa propria il 7 agosto 1936. Condivise la prigionia con don José Álvarez–Benavides de la Torre, Decano dei Canonici della Cattedrale di Almería.
Nella notte tra il 12 e il 13 settembre entrambi furono condotti alla località denominata Pozo de Cantavieja, presso Tahal, insieme ad altri otto sacerdoti, a due Fratelli delle Scuole Cristiane e a nove laici. Gli esecutori materiali del loro assassinio li condussero uno ad uno sul bordo del pozzo, poi spararono alla testa o al petto e li gettarono nell’abisso, spingendoli con un forcone.
I restanti prigionieri assistettero alla sorte degli altri, che spesso erano spinti dentro ancora vivi. I loro lamenti e le lodi a Cristo Re vennero uditi dai persecutori, che li finirono sparando loro dalla bocca del pozzo. Don Emilio Antequera Lupiáñez aveva 62 anni.
Inserito nel gruppo di 115 martiri della diocesi di Almería, capeggiati da don José Álvarez–Benavides de la Torre, è stato beatificato ad Aguadulce presso Almería il 25 marzo 2017.


Autore:
Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2017-03-22

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