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San Romolo Abate di St-Baudile

27 marzo

VIII sec.

Abate benedettino di St-Baudile, vissuto nell’VIII secolo. Su di lui abbiamo poche notizie. Sappiamo che guidava un monastero in cui erano presenti circa ottanta monaci. Il monastero era costruito vicino alla chiesa presso Nimes, dove erano conservate le reliquie di San Baudelio martire, meta un gran numero  di pellegrini. Intorno al 725 -730, con il pericolo delle incursioni dei saraceni, San Romolo con i suoi monaci decisero di lasciare il monastero, e con le reliquie di San Baudelio cercarono rifugio in Borgogna. Una volta alla meta, i monaci ottennero un terreno nel comune di Cessy-le-Boy, nella Nièvre, in diocesi di Auxerre, dove costruirono una chiesa e un monastero che misero sotto la protezione di San Baudelio. Purtroppo dopo le reliquie del santo, ricordate fino al XIV secolo sono scomparse. Non sappiamo in che anno morì.



La figura di San Romolo, abate benedettino dell'VIII secolo, emerge dalle nebbie del tempo come un'ombra luminosa, avvolta in un alone di mistero e di fede. Le poche notizie che lo riguardano narrano di un uomo pio e saggio, guida di un monastero di circa ottanta monaci situato nei pressi di Nîmes, in Francia. Il monastero, sorto accanto alla chiesa che custodiva le reliquie di San Baudelio martire, era meta di numerosi pellegrini attratti dalla fama del santo.
Tuttavia, intorno al 725-730, la minaccia delle incursioni saracene sconvolse la quiete della comunità monastica. San Romolo, consapevole del pericolo e animato dal desiderio di proteggere i suoi confratelli e le sacre reliquie, prese la difficile decisione di abbandonare il monastero. Insieme ai suoi monaci, intraprese un arduo viaggio verso la Borgogna, portando con sé il prezioso tesoro delle reliquie di San Baudelio.
Nella terra d'esilio, i monaci benedettini trovarono accoglienza e sostegno. Nel comune di Cessy-le-Boy, nella diocesi di Auxerre, ottennero un terreno dove poter costruire una nuova dimora per la loro comunità e per le reliquie del santo martire. Sorsero così una chiesa ed un monastero, posti sotto la protezione di San Baudelio, che divenne il nuovo punto di riferimento per la devozione dei pellegrini.
Purtroppo, le reliquie di San Baudelio, venerate fino al XIV secolo, sono poi scomparse nel corso dei secoli, lasciando un vuoto incolmabile nella storia del monastero. La memoria di San Romolo, invece, è rimasta viva grazie alle menzioni in opere erudite come la "Gallia Christiana" e il "Corona sanctorum anni benedectini". Nei calendari benedettini, il 27 marzo è stato fissato come giorno per celebrare la sua memoria, perpetuando il ricordo di un abate che, di fronte alle avversità, seppe guidare la sua comunità con coraggio e fede, preservando un prezioso patrimonio di spiritualità e cultura.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-02-21

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