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Beato Giuseppe Maria Casademont Vila Chierico clarettiano, martire

26 luglio

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Sant Feliu de Pallarols, Spagna, 12 marzo 1915 – Lleida, Spagna, 26 luglio 1936


Josep Maria Casademont Vila nacque a Sant Feliu de Pallarols, nella regione di La Garrotxa, il 12 marzo 1915, da Josep, il fabbro del villaggio che aveva brevettato un aratro rotante, e Teresa, una donna molto religiosa. La famiglia era composta dai genitori e da sei figli: Josep, Bonaventura, Jaume, Ramon, Lluís e María.
Josep Maria Casademont Vila fu battezzato da don Gabriel Charles il 15 dello stesso mese e anno, ricevendo i nomi di Josep Ignasi Bartomeu.
Il 13 settembre 1916 ricevette il sacramento della confermazione dalle mani del vescovo Francesc de Paula Mas Oliver.
Nell'estate del 1926 entrò nel seminario dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria, detti Clarettiani dal nome del fondatore, sant’Antonio Maria Claret, a Cervera insieme al suo futuro compagno di martirio Francesc Xavier Amargant.
Ha studiato scienze umane per due anni a Barbastro e altri due, dal 1928 a Cervera.
Josep Maria Casademont Vila fece la sua professione religiosa a Vic, il giorno 15 agosto 1931.
De Vic andò a Solsona per studiare filosofia dall'agosto 1931 al 1934.
Non era brillante negli studi, ma con grande perseveranza e applicazione ottenne dei buoni risultati.
Nel 1934 iniziò a studiare teologia a Solsona e il 26 agosto 1935 andò a Cervera per continuare la teologia.
Oltre a preoccuparsi per la propria formazione, Josep Maria s’impegnò per la propaganda delle missioni, scrivendo numerosi articoli interessanti sul giornale “The Missionary”.
In tutti questi anni di formazione, i superiori e i colleghi riconoscono in Josep Maria un modello di studente clarettiano, esemplare figlio del Cuore di Maria.
Esemplari le sue parole scritte a Solsona il 12 agosto 1932:
“La devozione al Cuore di mia Madre deve essere il mio desiderio; il mio respiro, la mia vita; il mio tutto deve essere questo Cuore senza pari. In esso chiederò a mia Madre di tenere un piccolo angolo dove posso dimorare, dove posso pregare, respirare, vivere al sicuro dai trucchi dei miei nemici, un posto, quanto è spazioso introdurre in esso tutti i cuori umani dove riposare sempre al sicuro e calmo Il mio cuore povero, debole e miserabile. Proverò a praticare la vita dell'intimità con mia Madre, per Lei e con Lei andrò da Gesù”.
E, il tempo della testimonianza arrivò quel giorno, 26 luglio 1936 insieme ai suoi 13 compagni e a padre Manuel Jové.
L'idea del martirio non era una novità per lui; infatti, tra le grazie che aveva chiesto nel dicembre 1928 c'era anche il "Santo Martirio".
Nel monastero mercedario di San Ramon, quando l’intera comunità, a causa della rivoluzione venne cacciata da Cervera, egli fece la sua professione perpetua insieme a Senén López Cotz.
Subito dopo la comunità si avviò verso Mas Claret, una fattoria a sette chilometri da Cervera, già luogo di vacanze per i Missionari. Arrivati a destinazione, un gruppo, con padre Manuel Jové Bonet, si diresse a Vallbona de les Monges, villaggio natale di quest’ultimo.
Al tramonto giunsero a Giunti a Montornés, dove furono bene accolti e poterono sfamarsi. Il mattino seguente, passando per Guimerà, decisero di andare a coppie, ma il progetto non servì: i giovani furono catturati mentre si stavano riposando.
Anche Padre Jové, si consegnò al Comitato rivoluzionario di Ciutadilla, dov’erano stati imprigionati i giovani fra cui Josep Maria.
Alle otto di mattina di domenica 26 luglio, furono caricati su un camion furono legati ai polsi e ai piedi, a due a due. Dopo un paio d’ore di viaggio, che i religiosi trascorsero in preghiera e meditazione, furono slegati ai piedi e condotti presso il cimitero di Lerida, dove furono tutti fucilati.
Quella mattina anche Josep Maria Casademont Vila venne ucciso, insieme a padre Manuel Jové e i suoi 13 compagni.
Il 21 dicembre 2016, papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui Josep Maria Casademont Vila e i suoi 108 compagni e confratelli sono stati riconosciuti martiri in odio alla fede cattolica.
La loro beatificazione è stata celebrata il 21 ottobre 2017, nella basilica della Sagrada Familia a Barcellona.
La memoria liturgica di tutto il gruppo dei martiri della congregazione clarettiana, è stata fissata nel giorno 1 febbraio. Noi in questo sito li ricordiamo il 26 luglio, giorno del loro martirio.


Autore:
Mauro Bonato

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Aggiunto/modificato il 2019-08-20

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