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Sante Isidora e Neofita Martiri

17 aprile

II-III sec.

Sant’Isidora è la madre di Santa Tecla, mentre Neofita è la madre di San Neofito vescovo, che prima di essere stato battezzato si chiamava Alessandro. La leggenda ci racconta che Isidora e Neofita furono minacciate dai pagani e se non avessero abiurato la fede cristiana sarebbero state spogliate di ogni bene. Le due martiri resistettero con grande coraggio, e dopo essere state spogliate dei loro beni, furono torturate e uccise. Santa Isidora e Neofita in alcuni testi si diche che sono state martirizzate nel 236, mentre in altri nell’anno 238.



Le sante Isidora e Neofita, venerate come martiri dalla Chiesa cattolica, erano due nobildonne vissute a Lentini, in Sicilia, tra il II e il III secolo. La loro storia, avvolta nella suggestiva patina della leggenda, narra di fede incrollabile, coraggio di fronte alle avversità e dedizione al Signore.

Famiglia e contesto storico
Isidora e Neofita erano sorelle e appartenevano a una famiglia nobile di Lentini. Sant'Isidora era madre di Santa Tecla, figura di grande rilievo nella tradizione cristiana, mentre Neofita era madre di San Neofito vescovo, noto come Alessandro prima del battesimo. Il periodo storico in cui vissero le due sante fu segnato dalle persecuzioni anticristiane, che alimentarono un clima di terrore e incertezza per i fedeli.

Minacce e resistenza
La leggenda narra che Isidora e Neofita furono minacciate dai pagani: se non avessero abiurato la fede cristiana, sarebbero state private di tutti i loro beni. Le due donne, animate da una fede profonda e incrollabile, non cedettero alle intimidazioni e si opposero con fermezza alle pressioni pagane.

Tortura e martirio
La loro resistenza le condusse a una tragica sorte. Dopo essere state spogliate dei loro beni terreni, Isidora e Neofita furono sottoposte a crudeli torture. La loro fede incrollabile, però, non venne mai meno, neanche di fronte alle sofferenze inflitte. Il loro martirio, atto di suprema dedizione a Dio, testimonia la forza della loro fede e il loro esempio di vita cristiana.
Le fonti agiografiche non concordano unanimemente sulla data del martirio. In alcuni testi si indica il 236, mentre altri propendono per il 238. I corpi delle sante Isidora e Neofita furono sepolti nella località Antiano, dove Santa Tecla, in segno di devozione e per onorare la loro memoria, fece erigere una chiesa.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-03-09

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