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Santa Demetra Venerata a Treschietto

8 marzo

Il corpo di santa Demetra era stato donato da mons. Marcantonio Oddi, vescovo di Perugia, alla monaca Camilla Renetta del monastero romano di santa Caterina da Siena e da quest’ultima a mons. Cherubino Malaspina, vescovo di Sansepolcro e anch’egli domenicano. Quest’ultimo lo donò alla marchesa Ottavia, moglie di suo nipote Giovanni Gaspare Felice Malaspina e fu da lei destinata alla chiesa parrocchiale di Treschietto (MS) nel 1662. La sollene acoglienza a Treschietto avvenne l’8 marzo, giorno al quale rimase legata la festa principale con la processione, alla quale se ne aggiunse una seconda votiva la prima domenica di maggio. L’originale cassetta di legno chiaro in cui erano contenutae le ossa, per la grande venerazione di cui la santa godeva, venne sostituita da una più preziosa realizzata a Firenze negli anni successivi.



Un culto antico e radicato
La venerazione per Santa Demetra a Treschietto ha radici profonde che risalgono al XVII secolo. L'arrivo delle sue reliquie nel 1662 ha segnato l'inizio di una devozione popolare che si è tramandata di generazione in generazione. La santa è considerata la protettrice del paese e la sua intercessione è invocata per ottenere grazie e favori.

Le processioni
Le due processioni annuali, l'8 marzo e la prima domenica di maggio, sono momenti di grande partecipazione popolare. La processione principale dell'8 marzo si snoda per le vie del paese, accompagnata da canti e preghiere. La statua della santa, portata a spalla dai fedeli, è un simbolo di fede e di speranza.

La devozione
La devozione per Santa Demetra si manifesta anche in altri modi. La santa è raffigurata in numerose immagini e affreschi presenti nella chiesa parrocchiale e in altre chiese del territorio. A lei sono dedicate preghiere e canti, e il suo nome è spesso invocato nelle invocazioni popolari.

Un esempio di fede
La storia di Santa Demetra a Treschietto è un esempio di come la fede possa unire una comunità e dare vita a tradizioni che si rinnovano nel tempo. La venerazione per la santa è un patrimonio prezioso che arricchisce la vita spirituale e culturale del paese.

Oltre Treschietto

La devozione per Santa Demetra non si limita a Treschietto. La santa è venerata anche in altre località della Lunigiana e in Toscana. A Fivizzano, in provincia di Massa-Carrara, si trova una chiesa dedicata a Santa Demetra, dove si conservano alcune reliquie della santa.

Un simbolo di speranza
In un periodo di incertezza e di sfide come quello che stiamo vivendo, la figura di Santa Demetra assume un significato ancora più importante. La sua storia di fede e di speranza ci ricorda che anche nei momenti difficili è possibile trovare conforto e sostegno nella fede.

Un invito alla scoperta
La storia di Santa Demetra e la sua venerazione a Treschietto sono un invito a scoprire la bellezza e la ricchezza della Lunigiana. Un territorio ricco di storia, cultura e tradizioni, che offre ai visitatori un'esperienza unica e suggestiva.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-01-29

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