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San Valente di Verona Vescovo
29 febbraio
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E' stato un vescovo di Verona, secondo la recente lista dei vescovi redatta da Mons. Dario Cervato. La sua esistenza è però incerta, in quanto alcuni studiosi ritengono che il suo nome sia stato sostituito da quello di Vindemale. Tuttavia, nel "Velo di Classe" e nel "Ritmo Pipiniano" si trova il nome di San Valente, che alcuni studiosi ritengono essere una forma sincopata di Vindemale.
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San Valente è stato un vescovo di Verona, anche se sulla sua esistenza non tutti sono concordi.
Se prendiamo la recente lista dei vescovi redatta da Mons. Dario Cervato nel volume “Verona agiografica” figura al trentunesimo posto dopo Sant’Arborio e prima di San Clemente (o Salvino).
Anche se per Ederle nella sua cronologia aveva messo al suo posto il nome di Vindemale, per Cervato nel “Velo di Classe” si trova San Valente, che “qualche fonte pensa sia il suo sincopato”, e si trova anche nel Ritmo Pipiniano.
Sempre Cervato c’informa che il santo vescovo resta incerto ed è spostato rispetto al precedente san Valenzio o Valente.
Il martirologio veronese lo loda per la sua dottrina e il suo zelo indefesso.
Morì il 29 febbraio e fu sepolto insieme agli altri santi vescovo nella chiesa di santo Stefano.
Nel martirologio diocesano, San Valente con la riforma del Proprio veronese del 1961, voluta dal vescovo, il venerabile Giuseppe Carraro, è ricordato nella festa comune per tutti, i primi santi vescovi veronesi.
Autore: Mauro Bonato
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