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San Sisto I Papa

3 aprile

† 125

(Papa dal 115 al 125).
Prete romano, fu eletto con i voti di tutto il clero. Fu il sesto Papa dopo Pietro. Sisto vive a Roma in un’epoca di semi-tolleranza nei confronti dei cristiani, ai tempi dell’imperatore Traiano prima e di Adriano poi. Alla sua morte, dopo dieci anni di Pontificato, viene seppellito in Vaticano vicino a San Pietro. Fu lui a disporre che i calici e gli arredi sacri dell'altare potessero essere toccati solo dai sacerdoti.

 

Etimologia: Sisto = variante di Sesto

Martirologio Romano: A Roma, san Sisto I, papa, che, al tempo dell’imperatore Adriano, resse la Chiesa di Roma, sesto dopo il beato Pietro.

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Verso la fine del suo regno anche l'imperatore Traiano ritenne di dover mitigare la propria politica persecutoria nei confronti dei cristiani, anche perchè l' "infamia" di essere cristiano serviva più spesso a risolvere faide politiche e famigliari che non a dirimere questioni religiose.
Questo clima di pseudo tolleranza, che non cambiò comunque i metodi e le persecuzioni, proseguì anche sotto l'imperatore Adriano il quale scrisse al proconsole d'Asia: "Se uno fa le sue accuse e dimostra che i cristiani operano contro le leggi, allora la colpa deve essere punita secondo la sua gravità. Ma se qualcuno si avvale di questo pretesto per calunniare allora ? quest'ultimo che deve essere punito".

In questa realtà nacque Sisto I, figlio di pastori romani, si presume sia assurto al soglio intorno al 115.

A Sisto primo si deve l'introduzione di molte norme di culto, tra le quali il divieto ai laici di toccare il sacro calice e la patena (n.d.a : piattino di metallo dorato, argentato o di metallo nobile usato per la deposizione dell'Ostia consacrata) lasciando agli uomini di culto il privilegio di questi atti.
A Sisto I venne fatta risalire anche l'introduzione del triplice cantico "Sanctus" durante la celebrazione della messa (nda: tratto dal tardo latino mittere, mandare, inviare ... e soprattutto dalla formula finale del rito cristiano fondamentale della celebrazione eucaristica: ite missa est "andate, sei inviato!"), ma questo è dubbio, come è dubbia l' attribuzione, a Sisto, l'introduzione dell'acqua nella celebrazione del rito eucaristico e dell'acqua santa per le abluzioni ( n.d.a: queste ultime attribuite al suo predecessore, Alessandro I).

Viene celebrato come santo, ma dal Calendario Universale della Chiesa è stato depennato, perchè probabilmente non subì alcun martirio. La tradizione lo considera sepolto accanto al corpo di Pietro, come per altro tutti i predecessori ma, l'unica cattedrale dove ancora viene celebrato come santo è quella di Alatri (nda: cittadina in provincia di Frosinone). E' protettore anche di Alife (CE) che lo festeggia l'11 agosto.


Autore:
Franco Prevato

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Aggiunto/modificato il 2001-02-01

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